La prima edizione risale al 1941. La manifestazione ha inizio il 17 gennaio, giorno di sant'Antonio Abate (te lu focu = del fuoco), quando si accende con la tradizionale focara, un grande falò di rami d'ulivo. L'ultima domenica di carnevale e il martedì grasso lungo corso Roma, nel centro cittadino, si svolge la sfilata dei carri allegorici in cartapesta e dei gruppi mascherati corso Roma davanti a migliaia di spettatori provenienti da tutta la provincia di Lecce e da città pugliesi.
La maschera tipica del carnevale gallipolino è lu Titoru, ossia Teodoro. Tradizione vuole che Teodoro fosse un giovane gallipolino, che tornato dal militare chiese alla madre un piatto di polpette, il suo preferito, prima dell'inizio del digiuno quaresimale. La madre accontentò il figlio, ma questi, nella foga di mangiarle, si strangolò con una di esse.
Nel gruppo mascherato è rappresentato il giovane morto, la madre e un gruppo di comari che piangono (le "chiangimorti"), che sono sempre dei ragazzi vestiti da donna. La madre di Titoru, è la Caremma, figura caratterizzante della Quaresima.
La lotteria del carnevale nazionale è stata abbinata al carnevale di Gallipoli nel 2008 insieme a quello di Viareggio. Nel 2010 il carnevale di Gallipoli è stato abbinato alla Lotteria Italia. (fonte: wikipedia)