Carnevale Lecce: costumi e curiosità



Arriva Carnevale!  La Puglia si maschera e si riempie di colori, musiche e danze.

Il Carnevale è tradizionalmente il periodo che precede la quaresima ed è festeggiato con feste in maschera, sfilate di carri allegorici, danze. Si conclude il giorno di martedì grasso, che precede il mercoledì delle ceneri, primo giorno di quaresima.
Il nome deriva probabilmente dal latino medievale "carnem levare", cioè "togliere la carne" dalla dieta quotidiana, in osservanza del divieto nella religione cattolica di mangiare la carne durante i quaranta giorni di quaresima.

Tuttavia, i caratteri della celebrazione carnevalesca hanno origini in festività pagane più antiche come le dionisiache greche e i saturnali romani, espressione del bisogno di un temporaneo scioglimento delle gerarchie e degli obblighi sociali per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza.
Ma perchè ci si maschera?  Il mascherarsi rappresenta un modo per uscire dal quotidiano, disfarsi del proprio ruolo sociale, negare sé stessi per divenire altro.

Storie e curiosità di alcune tra le più famose maschere italiane:


ArlecchinoARLECCHINO.
Arlecchino è un servo di Bergamo, lazzarone e truffaldino, in perenne litigio col suo padrone. Il suo nome deriva dal medioevo francese: Harlequin, o Herlequin o Hellequin. Ha un carattere stravagante e scanzonato, ma furbo.
Costume: Indossa un vestito di pezze colorate fermate da una cintura, pantaloni larghi e comodi, un cappellaccio sformato con pennacchio di coda di coniglio o una piuma e una maschera nera sugli occhi.



BalanzoneBALANZONE.
Il dottor Balanzone, nasce a Bologna, e deve il suo nome alla “balanza”, cioè la bilancia, simbolo della giustizia dei tribunali. E' un personaggio pedante e brontolone; parla tanto e non conclude niente, ma anche dotto e sapiente.
Costume: cappello nero a larghe falde, toga lunga e nera, panciotto, pantaloni neri, merletto bianco sui polsi e, sul collo, un colletto di pizzo, calze bianche e scarpe nere con tacco. Ha i baffetti all’insù. Molto spesso tiene un libro sotto il braccio che completa la sua immagine.




.ColombinaCOLOMBINA.
Servetta veneziana, è la fidanzata di Arlecchino, anche se lui non sembra volerla sposare. È molto vanitosa, un po’ civetta e ci tiene ad avere sempre un bell’aspetto. Colombina indossa una cuffietta, un corpetto verde stretto in vita, con una profonda scollatura ed ampie maniche a sbuffo, la gonna arricciata a righe e rialzata sul davanti da un nastro di raso rosso, un grembiule bianco e scarpine bianche a punta con nastro rosso. E’ giovane e arguta, dalla parola facile e maliziosa, abile a risolvere con destrezza le situazioni più intricate.





GianduiaGIANDUIA.
E' la maschera di Torino. Dal suo nome deriva quello della cioccolata gianduia e del famoso cioccolatino "Gianduiotto". E’ un intenditore di vini doc e la sua vera passione sono le osterie. Galantuomo allegro e dotato di buon senso ama, oltre al buon vino, anche la buona tavola.
Costume: Indossa un costume di panno color marrone, bordato di rosso, con un panciotto giallo e le calze rosse. La maschera è nata alla fine del '700, in pieno regime bonapartista.





PantalonePANTALONE.
Nasce a Venezia intorno alla metà del '500 e rappresenta il tipo del vecchio mercante avaro e lussurioso, vizioso e che insidia le giovani innamorate, le cortigiane, e più spesso le servette della commedia. Il nome Pantalone deriva da “Pianta Leone”, come venivano definiti coloro che, con la scusa di conquistare nuove terre per Venezia, piantavano la bandiera di San Marco su ogni terra che trovavano. Costume: Indossa uno zucchetto, giubba e calzamaglia rossi, con babbucce e mantello nero.





PierrotPIERROT.
L ’innamorato malinconico e dolce. La pigrizia gli impedisce di muoversi come gli altri personaggi della Commedia; é sicuramente il più intelligente dei servi, svelto nel linguaggio, critica gli errori dei padroni e spesso finge di non capire i loro ordini, eseguendoli al contrario, non per stupidità, ma perché li ritiene sbagliati.
Costume: Indossa larghi pantaloni di lucida seta bianca, lunga casacca guarnita di grossi bottoni neri, ampio colletto, papalina sul capo, volto pallido e triste, spesso, una lacrima gli scende sul viso.








PulcinellaPULCINELLA.
Figura buffa e goffa. E’ una delle maschere italiane più popolari. Probabilmente originaria di Napoli: il suo nome deriverebbe dal napoletano “polene” (pulce o piccolo pulcino). Impertinente, pazzerello, chiacchierone, ama il dolce far niente escluso il mangiare e il bere. E' spesso oggetto di pesanti bastonate che suscitano ilarità.
Costume: ha la gobba, porta un cappello a punta, una maschera nera con il naso adunco, un camiciotto e i calzoni molto larghi e bianchi. Porta con sé un mandolino. Le sue scarpe sono nere e lunghe con dei calzini rosa scuro.